venerdì 28 giugno 2013

Ferrari 599 GTO



Il giorno 8 aprile 2010 è stata presentata in anteprima mondiale sul sito della casa la 599 GTO (Gran Turismo Omologata); si tratta di una serie speciale in tiratura limitata a 599 esemplari. Questa versione, è caratterizzata da prestazioni ulteriormente migliorate rispetto a quelle della HGTE, grazie a una potenza massima portata a 670 CV a 8250 giri/min, una coppia massima di 620 Nm erogata a 6500 giri/min ed una ulteriore riduzione di peso che ha portato a contenere la massa in 1495 kg[4]. Il rapporto peso/potenza è stato portato a 2,22 kg/CV ed il cambio è stato modificato per gestire la scalata multipla. Con una velocità massima dichiarata di oltre 335 km/h, e un'accelerazione da 0 a 100 e da 0 a 200 km/h rispettivamente in 3,35 e in 9,8 s, si tratta di una delle Ferrari più veloci di sempre.

Ferrari F430 Scuderia



Presentata ufficialmente durante il Motor Show di Parigi nel settembre 2004, la F430 segna l'arrivo di una nuova generazione di modelli, con Motore V8, prodotti dalla Ferrari. Questa autovettura porta con sé uno sviluppo nell'uso dell'alluminio, iniziato con la 360 Modena. L'auto offre inoltre molte innovazioni significative, che derivano dall'esperienza accumulata in Formula 1. La F430 è infatti stata la prima auto al mondo a montare l'E-Diff, un differenziale elettronico, e il cosiddetto "manettino" derivato dalla F1, che permette di controllare le dinamiche del veicolo. Nonostante ciò risulta essere una delle Ferrari più economiche prodotte; Jeremy Clarkson, durante la presentazione su Top Gear l'ha definita the cheapest Ferrari of them all ovvero, la Ferrari più economica di tutte, sottolineando però l'alta valutazione degli optional, ma nello stesso tempo anche la loro totale inutilità[1]. Secondo alcuni siti la F430 rappresenta un po' il punto di svolta della Ferrari: essa infatti adotta scelte tecniche che hanno l'obbiettivo di rendere la vettura più versatile e meno onerosa. L'abbandono della distribuzione a cinghia a favore di quella a catena, il controllo della trazione, l'E-diff e il controllo della stabilità sono tra queste. L'obbiettivo di Ferrari è quello di uscire dal circolo del puro collezionismo, per produrre vetture in grado di essere usate tutti i giorni[2] La produzione di questo modello è terminata nel 2009. La doppia presa d'aria anteriore di forma ovoidale era simile a quella della 156 F1, quest'ultima soprannominata bocca di squalo

Ferrari 612 Scaglietti



È una coupé immatricolata come 2+2 posti, che è andata a sostituire la Ferrari 456. Si tratta della seconda autovettura prodotta dalla casa di Maranello completamente in alluminio, dopo la 360 Modena. Viene equipaggiata da un motore da 5748,36 cm³ a V da 12 cilindri in comune con la Ferrari 575M Maranello, con inclinazione di 65°; la potenza di 540 CV le consente di raggiungere una velocità di 320 km/h con una accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 4,2 secondi e una coppia massima di 60 Kgm a 5250 g/min. La distribuzione è a bialbero a camme, con trazione posteriore; il motore è dotato di accensione ed iniezione elettroniche Bosch Motronic ME7. Il raffreddamento è ad acqua. Le sospensioni sono a quattro ruote indipendenti, con bracci trasversali e ad ammortizzatori idraulici con molle elicoidali. Il serbatoio può contenere 110 litri di carburante; l'auto monta pneumatici 245/45-18 anteriori e 285/40-19 posteriori. Il nome della coupé omaggia Sergio Scaglietti, il designer che collabora con la casa di Maranello sin dagli anni cinquanta (a partire dalla 500 Mondial). Il numero "612" è invece un omaggio alle vetture Ferrari delle competizioni Can-Am, e fa inoltre riferimento alla cilindrata di 6 litri e al motore 12 cilindri. Lo stile dell'autovettura si deve alla matita di Pininfarina, mentre la produzione della carrozzeria è delegata alla Carrozzeria Scaglietti di Modena. Il prezzo di vendita non è, come per le altre vetture del marchio, particolarmente accessibile con listino che parte da oltre 272.000 euro.

Ferrari Enzo



Presentata ufficialmente al Salone dell'automobile di Parigi a ottobre del 2002 e nata sulla base dell'esperienza in Formula 1, la Enzo è una delle auto più ammirate e ricercate dagli appassionati e dagli acquirenti del marchio. Esteticamente appare sportiva e allo stesso tempo elegante. Stava per essere chiamata F60 ma di seguito il nome della vettura venne dedicato al fondatore dell'azienda Enzo Ferrari. La produzione inizialmente prevista e programmata per la Ferrari Enzo era di soli 349 esemplari. Il modello però ebbe un tale successo che per la prima volta, e secondo alcuni anche con una caduta di stile[1], la Ferrari aumentò il numero originariamente deciso portandolo a 399. A questo proposito Luca Cordero di Montezemolo disse: "Anche se sono molto attento ai numeri e all'esclusività, ho dovuto prendere atto del fatto che avremmo scontentato troppi collezionisti non aumentando la produzione della Enzo Ferrari"[1]. La produzione di questa vettura è durata dal 2002 al 2004. Un ulteriore esemplare è stato costruito per essere donato nel 2005 dalla Ferrari a papa Giovanni Paolo II, che la mise all'asta per poi devolvere in beneficenza l'intera somma ricavata[2]. Acquistare una Ferrari Enzo non era così semplice: per averla era la Ferrari stessa a contattare la clientela, selezionandola tra alcuni V.I.P. e persone che già possedevano o avevano posseduto un totale di cinque modelli Ferrari. I clienti erano quindi chiamati a Maranello per personalizzare e rendere unico il proprio esemplare in una apposita linea di produzione dedicata alla Enzo. Le varianti comprendevano la scelta del sedile su misura tra quattro taglie disponibili (S, M, L, XL) e la regolazione della pedaliera tra sedici possibili configurazioni. I colori possibili per la carrozzeria erano "Rosso corsa", "Giallo Modena", "Nero Daytona". Il prezzo era di 665 000 €.

Ferrari 360 Modena Challenge



Nel 2000 la Ferrari sviluppa la 360 Challenge in poco più di 300 esemplari, (da non confondere con la Challenge Stradale prodotta in 1.274 esemplari a partire dal 2003), per le gare monomarca e per vari campionati FIA, utilizzando la meccanica di serie, ma con un peso ridotto a 1.170 kg (120 in meno rispetto alla 360 Modena di serie). Nel 2001, vide la luce una versione rivisitata della challenge, capace di 415 cavalli. Nel 2002, la 360 ha cominciato a gareggiare in campionati ufficiali più importanti, come la FIA GT e nella prestigiosa 24 Ore di Le Mans. Il reparto corse clienti, per partecipare, aveva progettato 20 esemplari di 360 Modena omologati dalla FIA che avevano una carrozzeria ribassata e composta da fibra di carbonio, con un vistoso alettone posteriore. Il motore era stato potenziato fino a 430 cavalli. Per gareggiare contro le Porsche 911 GT3 RSR, nel 2003 in collaborazione con Michelotto è stata sviluppata la 360 GTC, capace di 445 cavalli a 8750 g/m, e con peso diminuito a 1.100 kg[2]. Dal 2002 al 2005 fu invece fabbricata, in 30 esemplari, la 360 GT; essa traeva origine dalla 360 Challenge e fu affidata a piloti privati che la utilizzarono nel Campionato FIA GT[3].

Ferrari 360 Modena



La 360 Modena è una berlinetta sportiva che monta un motore a benzina con trazione posteriore. La "piccola" di casa Ferrari ha preso parte a numerosi eventi sportivi con la versione Challenge, alleggerita rispetto al modello di base ma con lo stesso motore. Questo nuovo modello segna una svolta decisiva per la storia della Ferrari, infatti non ha più i fanali anteriori "a scomparsa", sostituiti da altri "a vista" con nuove tecnologie di illuminazione; non presenta più neanche le classiche linee tese, come la sua progenitrice, la Ferrari F355. Il motore ora è il nuovo V8 a 5 valvole per cilindro, con angolo di 90° e con cilindrata portata a 3.586 cm³, ed eroga 400 cavalli a 8500 giri/minuto. Grazie ad un largo impiego di alluminio, ora ha un peso minore del 28% rispetto alla F355, nonostante abbia delle dimensioni maggiori. Nel 2000 è nata la 360 Spider, con tetto in tela ripiegabile elettricamente. Disponibile anche con il cambio F1 di diretta derivazione dai modelli di Formula 1. Una caratteristica particolare di questo modello è il fatto che il motore, in posizione posteriore, è in bella vista attraverso il lunotto posteriore della vettura. L'ultima versione presentata in ordine di tempo, nel 2003, è la Challenge Stradale, prodotta in 1.274 esemplari,[1] che ripresenta la carrozzeria coupé della versione Modena ma con alcuni accorgimenti più corsaioli come l'adozione di impianto frenante costituito da dischi in materiale composito carbo-ceramico, assetto ribassato di 15 mm, paraurti anteriore con due aperture laterali, minigonne più marcate, un piccolo rialzo del cofano del vano motore con funzione di spoiler, specchi retrovisori in carbonio, cerchi da 19” con disegno di origine Challenge, sedili con guscio in carbonio. Le modifiche più importanti per l'incremento delle prestazioni sono l'incremento della potenza del motore portata a 425 CV e un alleggerimento della vettura grazie ad un maggiore utilizzo di metalli più leggeri (per esempio titanio per le molle degli ammortizzatori e bulloni ruota) e carbonio utilizzato sia in particolari strutturali sia in elementi di finizione esterni ed interni. In questo modo il peso della Challenge Stradale scende a 1.180 kg. Anche il cambio elettroattuato con levette al volante denominato "F1" è stato velocizzato dai 200 millisecondi della Modena ai 150 della Challenge Stradale e l'aerodinamica è stata migliorata con un più accentuato splitter anteriore che ha consentito di incrementare del 50% il carico verticale rispetto alla 360 Modena. Con questa versione speciale della 360 Modena, si voleva arrivare ad un obiettivo preciso: quello di regalare al guidatore delle sensazioni che solo un'auto da competizione riesce a dare utilizzandola, oltre che in pista, anche su strada.

Ferrari 550 Maranello



È considerata uno dei modelli più belli e all'avanguardia mai prodotto dalla casa del Cavallino rampante. Segnò il ritorno da parte della Ferrari nel segmento delle berlinette sportive a motore anteriore, dal quale mancava dagli anni '60-'70, in quanto dai tempi della Ferrari 250 GTO (1962) l'azienda non aveva più prodotto una vettura con tali caratteristiche. L'ultima ferrari Gran Turismo a motore anteriore prima della 550 Maranello, fu la 365 GTB/4 Daytona che uscì di produzione nel 1973, lasciando spazio a 23 anni di supercar a motore posteriore dalla 365 GT/4 BB alla F512 M (l'ultima Testarossa). Tutte le Ferrari a motore anteriore, che vennero costruite tra questi anni e il 1996, erano più che altro macchine di lusso e rappresentanza con elevate prestazioni 2+2 posti, (ad esempio, la Ferrari 412 e la Ferrari 456 GT), ma non erano concepite come auto da corsa adattabili alla strada.