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Pininfarina introdusse un prototipo basato sulla serie 250 presentato Salone dell'automobile di Ginevra chiamato “250 GT Boano”, in onore a Felice Mario Boano. Studiata fin dall’inizio come esercizio stilistico, ed ispirata alla “250 Europa”, ci fu presto una richiesta di produzione di serie. Impossibilitato a soddisfare le richieste, Pininfarina chiese a Felice Mario Boano della Ghia di realizzare la produzione. Quando la FIAT assunse Boano, egli passò il lavoro a suo genero Ezio Ellena. Con il socio Luciano Pollo, la Carrozzeria Ellena produsse le Ferrari richieste negli anni. La Carrozzeria Ellena rivisitò il modello alzando il tettuccio e rimuovendo le prese d’aria dalle portiere, e costruì 74 esemplari della “250 GT” nella versione a passo lungo.
Di tutti gli esemplari costruiti solo una era convertibile. Questo esemplare, con numero telaio 0461 GT, fu venduta a un collezionista, Bob Lee, al Salone dell'automobile di New York del 1956. Sotto la supervisione di Enzo Ferrari, Lee acquistò il modello a 9.500 dollari. Lee la possiede ancora; è uno della Ferrari più vecchie ad essere in mano ai primi acquirenti.
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