mercoledì 26 giugno 2013

Ferrari Mondial



La Dino 308 GT4 non aveva avuto il successo sperato, secondo Enzo Ferrari, non per l'impostazione meccanica come coupé 2+2 con motore centrale ma per il design realizzato da Bertone. Per questo motivo venne proposta, nel 1980, la realizzazione di una nuova vettura, denominata Mondial 8. La denominazione Mondial era dedicata alla vittoria nel campionato mondiale di F1 dell'anno precedente, come già fatto per un celebre modello degli anni cinquanta. Questa volta la realizzazione del design venne affidata alla Pininfarina. L'estetica della Mondial, anche se impostata per una vettura 2+2, si distanziava dalla forma a "cuneo" della 308 GT4, in quanto aveva una linea meno aggressiva molto più adatta ad un'auto 4 posti. Per la prima volta compaiono le grosse griglie laterali, che in seguito verranno adattate anche sulla Ferrari Testarossa. La Mondial fu una delle prime world car della Ferrari, con un telaio tubolare, un passo allungato, motore trasversale, sospensioni indipendenti, cinque marce, e un innovativo telaio a retrotreno removibile per facilitare le operazioni di meccanica (tecnica poi adoperata sulle Ferrari successive). L'abitacolo elegante e ben definito montava dei nuovi inserti in plastica e pulsanti elettrici a rimpiazzo dei problematici vecchi interruttori a tirante. Completavano il tutto 4 comodi sedili in pregiata pelle Connolly, un computer di bordo e un innovativo sistema di accensione elettronico Marelli Digiplex. L'auto adottava un motore motore V8 di 2926cm³ da 214 cv derivato da quello della Ferrari 308 GTB abbinato ad un'alimentazione ad iniezione Bosch K-Jetronic. In Europa l'auto venne ben accolta, soprattutto in Gran Bretagna dalle ottime recensioni della rivista Car. Per adeguarsi alle severe normative anti inquinamento, la versione di esportazione per i mercati svizzero e statunitense dovette adottare una più bassa compressione e un catalizzatore che ne abbassava la potenza. Infatti molti clienti esteri non gradirono questa riduzione di potenza, che tra l'altro coincideva con l'eliminazione dei carburatori al quale i clienti Ferrari erano affezionati. Questo freddo impatto per le versioni da esportazione, unito a guasti ricorrenti dell'impianto elettrico nei primi modelli, portarono gli ingegneri e i tecnici Ferrari a sperimentare sulla successiva versione della Mondial il propulsore 4 valvole a cilindro derivato dalle vetture di Formula 1. Della Mondial 8 furono costruiti solo esemplari coupè, dotati di un solo specchietto retrovisore, di una colorazione bicolore, di una carrozzeria non galvanizzata e saldature in ottone.

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